Tartufo

Tuber  Magnatum pico o Tartufo Bianco,  il più pregiato e ricercato tra i tartufi.
Gleba nocciola chiaro, venature candide/ocra, cuticola asciutta, liscia o tormentata.

Profumo gradevolissimo, di nocciola, frutta aromatica, fungo fresco; l'aroma risente molto della pianta a cui si lega di solito Salicaceae (pioppi, salici), Nocciolo e Quercus sp. raramente sotto faggio.

Ricerca e commercializzazione sono consentite ed attuabili per soli tre mesi l'anno, e spesso perpetrate in condizioni climatiche proibitive.

Lo Scorzone, (Tuber aestivum, Vitt), è forse la varietà di tartufo più ricercata e commercializzata in assoluto. Ma questo, non ne fa un prodotto facilmente sdoganabile o da poco, visto che da molti, nel territorio nazionale ed all'estero, è preferito a tutte le altre tipologie di Tartufo Nero.

Presente in varietà estiva ed invernale( var. Uncinatum, che differisce per il sentore alcolico e più deciso, e, all'osservazione al microscopio, per gli apici spirali ricurvi), e nella rara var. Bellonae, è inconfondibile per la cuticola spessa e a conformazione piramidale delle, verruche del peridio, si presta a tutte le preparazioni a crudo, e, cosa rara per il genere Tuber, in cottura, molto fresco e facile da abbinare, alla carne, ed, in felici azzardi, ai frutti di mare ed al pesce bianco.

Onnipresente in latifoglie ed aghifoglia, purché ci si trovi a cavare in terreni abbastanza calcarei ed acidi, altrove va rarificandosi. Come tutto il genere Tuber, necessita delle giuste precipitazioni a monte della raccolta, e della giusta idratazione dei terreni al momento della maturazione.

Origine: Irpinia, Sannio e Lucania

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